giovedì 11 giugno 2015

Sintesi



Il 1963 fu un anno ricco di eventi, alcuni anche molto tragici. Con la crisi di Cuba il mondo precipitò verso la guerra nucleare. La catastrofe venne evitata solo grazie alla decisione dei due leader, John F. Kennedy e Nikita Krusciov, di fidarsi l’uno dell’altro contro il parere dei rispettivi consiglieri. L’anno si apre, quindi, con una grande speranza di pace in tutto il mondo resa possibile dalla presenza contemporanea di quattro personalità. Da una parte i Presidenti delle due superpotenze, impegnati in prima persona nel risolvere le tensioni politiche e militari dei due blocchi; dall’altra parte due religiosi che avevano il potere di influenzare positivamente l’opinione pubblica dell’intero globo: Papa Giovanni XXIII e il pastore protestante Martin Luther King. L’11 Aprile il Papa firmò la lettere enciclica “Pacem in terris” indirizzata a “tutti gli uomini di buona volontà”, credenti e non credenti, perché la Chiesa doveva guardare ad un mondo senza blocchi. Quattro mesi dopo il pastore protestante pronunciò il suo discorso “I have a dream” in cui esaltava la teoria della nonviolenza e la giustizia e uguaglianza tra gli uomini.
La morte del Pontefice e soprattutto l’assassinio del presidente Kennedy, la cui rielezione era data per certa, getteranno nello sconforto la popolazione mondiale e cambieranno il corso della storia degli anni successivi.
Dal punto di vista della ricerca scientifica, questo anno risultò particolarmente significativo, sia per le nuove conquiste spaziali che per le innovazioni tecnologiche, interagenti anche con nuove forme d’arte. In ambito musicale il 1963 vede l’affermazione dei Beatles che emersero nel momento giusto per raccogliere le istanze dei giovanissimi e che influenzarono l’intera società occidentale; mentre in ambito letterario si ricorda lo sviluppo del genere della fantascienza che andrà ad interessare anche la cinematografia.

Abecedario

[A]lcatraz                 
[N]obel
[B]eatles                   
[O]rbita
[C]entro Enel    
[P]apa Giovanni XXIII
[D]OC                       
[Q]
[E]ngelbart                      
[R]osso
[F]ondazione Mathmos    
[S]miley
[G]ruppo 63      
[T]ereškova
[H]ippie                 
[U]SA-[U]RSS
[I] have a dream           
[V]ajont
[J]ohn Profumo        
[W]ho
[K]ennedy                  
[X]-15
[L]ibri dell'anno         
[Y]
[M]atthews-Vine                     
[Z]

Contesto storico mondiale





Alla fine della seconda guerra mondiale si venne a creare una contrapposizione politica, ideologica e militare tra i blocchi occidentale e orientale, guidati rispettivamente da Stati Uniti e UnioneSovietica. Tale contrapposizione prese il nome di guerra fredda per sottolinearne il suo carattere incruento. Oltre alla volontà di affermare la propria egemonia su scala planetaria, i due grandi paesi incarnavano modelli politici, sociali ed economici opposti. Lo scontro non era mai diretto anche per non mettere in campo armi nucleari che avrebbero distrutto il pianeta, ma avveniva sempre su territori extranazionali (Corea, Cuba, Vietnam) con guerre che coinvolgevano primariamente gli eserciti locali. Si sviluppò nel corso degli anni incentrandosi sulla competizione in vari campi (militare, spaziale, tecnologico, ideologico, psicologico, sportivo) contribuendo almeno in parte allo sviluppo ed evoluzione della società stessa con l'avvento della terza rivoluzione industriale.

Martin Luther King: "I have a dream"



 

 



(EN)
« I have a dream that my four little children will one day live in a nation where they will not be judged by the color of their skin, but by the content of their character. I have a dream today! »
(IT)
« Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho un sogno, oggi! »



Martin Luther King pronuncia il celebre "I have dream" davanti a una folla di 250mila persone al Lincoln Memorial di Washington.
L'evento chiuse la "marcia per il lavoro e la libertà" organizzata in protesta contro la mancata approvazione al Congresso, da parte degli Stati del Sud, di un provvedimento, firmato dal Presidente Kennedy, che sanciva la parità di diritti tra bianchi e neri d'America. Il celebre discorso valse a King il premio Nobel per la Pace l’anno successivo. Fu il coronamento di un percorso di sensibilizzazione dell'opinione pubblica iniziato dieci anni prima, con l'affermazione della teoria della nonviolenza.